Cianotipia
La cianotipia è un antico metodo di stampa fotografica che risale al 1842. Una soluzione di diversi sali di ferro, viene applicato su carta. Poi viene composta l’immagine usando oggetti, fiori, foglie, negativi fotografici... Viene esposta al sole e infine sviluppata. Si ottiene così una “fotografia” sui toni del ciano.
Ogni cianotipia è un pezzo unico.
La sua creazione dipende da molti fattori (la carta, la sensibilità del composto, l’intensità della luce...) ed ogni “difetto” o particolarità è ciò che la rende unica, perché nato da un’ombra, da una trasparenza particolare, o semplicemente da una nuvola di passaggio davanti al sole…
Monotipia
La monotipia comprende una serie di tecniche di "stampa" che possono essere diverse tra loro, ma che sono caratterizzate dall’ottenimento di un unico esemplare di stampa. Si può usare un torchio calcografico (oppure no!), si può usare un inchiostro ad olio (oppure no!) e una carta speciale (oppure no!). Insomma, si può variare e sperimentare con diversi modi e materiali.
Ma ogni monotipia è unica.
La densità dell’inchiostro tipografico, il rullo che scorre sulla superficie da inchiostrare, la texture materica e il risultato ogni volta è imprevedibile, i fogli appesi ad asciugare e il profumo di tipografia nella stanza. Ecco, questa per me è la monotipia.